Bandi nel settore socio sanitario educativo, Fp Cgil: “Manca la clausola sociale”

I sindacati confederali insieme alle categorie di settore FP Cgil, Fpl Uil, FP Cisl hanno esaminato i bandi di appalto nel settore socio sanitario ed educativo emessi sul territorio della provincia di Livorno ed in particolare i bandi emanati dall’Usl 6 e dal Comune di Rosignano.
In tale incontro l’attenzione si è focalizzata su alcuni punti e in particolare:
• assenza di clausola di salvaguardia occupazionale
• mancanza di indicazioni stringenti su CCnl da applicare ai lavoratori impegnati nell’appalto
• tariffe orarie al di sotto dei minimi contrattuali (tabelle ministeriali)
Ritenendo gli elementi sopraelencati mancanti in ambedue i bandi ma essenziali per la tenuta occupazionale del settore nonché per una corretta e paritaria concorrenza tra imprese e, non ultima per importanza, per una salvaguardia della qualità del servizio così come fino ad ora erogato, chiediamo il ritiro immediato dei bandi in oggetto o in alternativa la posticipazione dei termini di presentazione delle offerte e la contestuale apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali.
Tutto questo nonostante la stesura di accordi regionali e provinciali che impegnano le parti ad inserire tali clausole.
In mancanza di ciò attiveremo ogni forma di protesta sindacale e azioni legali per impedire questo enorme danno ai lavoratori e al territorio già devastato da crisi occupazionali importanti.
Riteniamo questa mancanza inaccettabile perché vanifica un lavoro costruito negli anni per la corretta stesura dei bandi pubblici in modo da scaricare sui lavoratori il minor costo che le stazioni appaltanti intendono perseguire.
Le normative in materia di assunzioni, il jobs act, portano ulteriori criticità dando la possibilità ad imprese non virtuose di assumere personale a minor costo previdenziale e, non obbligata al reintegro, operare un dumping contrattuale lesivo dei lavoratori e della libera concorrenza dei soggetti datoriali oggi impegnati negli appalti