Termovalorizzatore, precisazioni in merito alle dichiarazioni del “Comitato Rifiuti Zero” e delle “Mamme no inceneritore”
In riferimento agli articoli sul termovalorizzatore comparsi su La Nazione lo scorso 8 marzo vorremmo fare una riflessione.
La discussione sui temi ambientali trascende da qualsiasi sesso e ruolo, occorrono competenze tecniche e scientifiche nonché politiche che presuppongono uno studio approfondito dei problemi a tutto tondo su produzione dei rifiuti, recupero, riciclo e smaltimento.
Questo tipo di approfondimento non traspare dalla documentazione presentata e pubblicata dal “Comitato Rifiuti Zero” di Livorno e dalle “Mamme no inceneritore”.
Le informazioni che si evincono dalle slide sono false e mistificatrici rispetto alla realtà del TVR di Livorno che è un impianto assolutamente necessario per la tutela dell’ambiente e della salute collettiva essendo ad oggi l’unica alternativa alle discariche all’interno di Reti Ambiente per i rifiuti urbani.
A chi chiede come mai la CGIL a Roma dice cose diverse rispetto alla FP-CGIL di Livorno rispondiamo che non si possono confrontare territori diversi ed impianti ancora da realizzare con impianti esistenti.
La serietà e la concretezza ci impongono di parlare del nostro territorio dove sappiamo benissimo che si conferisce il 34% dei rifiuti urbani in discarica contro l’obiettivo del 10 % fissato dalle norme europee e italiane.
Le energie dovrebbero essere impiegate a spiegare e ad aiutare i cittadini a fare una buona raccolta differenziata, questo servirebbe per aiutare l’ambiente, avere una tassazione più leggera e magari dare solidarietà a chi non è in grado di farla (vedi anziani).
Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico invitiamo i cittadini a confrontare i dati delle centraline di rilevamento delle aree livornesi dei periodi con il TVR acceso con i periodi con il TVR spento per manutenzione, sicuramente non ci sarà nessuna differenza perché il contributo emissivo del TVR è praticamente nullo rispetto alle normali attività produttive della città di Livorno.
Ricordando inoltre che le emissioni climalteranti della Discarica sono estremamente più significative di un TVR.
Ecco perché la FP-CGIL di Livorno chiede che ne sia previsto lo spegnimento solo quando sarà funzionante un altro impianto pubblico di chiusura del ciclo.
Emiliano Sartorio (Fp-Cgil provincia di Livorno)