All’interno di Rea, azienda con oltre un centinaio di dipendenti partecipata dai comuni della Bassa Val di Cecina, registriamo una condotta gravemente lesiva dei diritti dei lavoratori. Siamo davanti a una deriva preoccupante: si decide infatti di colpire chi festeggia il 1 Maggio, Festa dei lavoratori. Rea ha infatti inflitto una sanzione disciplinare (una trattenuta di tre ore lavorative dallo stipendio) ai danni di tre dipendenti iscritti alla Fp-Cgil che il 1 Maggio si sono rifiutati di essere in turno. E’ inaccettabile: tre dipendenti (uno di questi rsu Fp-Cgil) sono stati multati perchè hanno “osato” festeggiare il 1 Maggio. E’ chiaro che l’azienda ha sbagliato e che deve ammettere l’errore. Le sanzioni disciplinari siano dunque ritirate il prima possibile. Senza contare che da troppi anni chi lavora nei servizi di spazzamento e negli appalti di Rea non si vede riconosciuti i giusti diritti e il dovuto salario. Rea persevera infatti nel non applicare il dovuto contratto di settore nonostante l’accordo sindacale firmato nel 2015 con Ato Costa: l’intesa – è bene ribadirlo – prevede infatti che per gli appalti relativi al settore igiene ambientale sia obbligo applicare questa importante tutela. Grazie alla Cgil, che è stata protagonista della scrittura e della sottoscrizione dell’accordo del 2015, oggi diverse aziende componenti RetiAmbiente stanno procedendo o procederanno alla reinternalizzazione dei servizi ambientali in appalto. E’ dunque urgente che anche Rea reinternalizzi il servizio di spazzamento manuale e tutti i lavoratori in esso impiegati da anni. Questi operatori hanno subìto un ingiusto dumping contrattuale in attesa che ci fosse l’affidamento al gestore unico: visto che il piano industriale di RetiAmbiente sarà presentato entro fine giugno non c’è dunque più tempo da perdere.
Giovanni Golino,
segretario generale Fp-Cgil provincia di Livorno