In questi giorni abbiamo letto sulla stampa un intervento di Stella Sorgente che ha utilizzato una questione sindacale inerente la polizia locale per scopi politici, cercando di mettere in contrapposizione due sindacati confederali rappresentativi dell’ente. Abbiamo letto anche la replica del sindaco che chiarisce la vicenda, spiegandone i contorni nel dettaglio e mettendone in evidenza la logica del capro espiatorio evocata da Sorgente.
Dal punto di vista della Fp-Cgil – forza sindacale maggioritaria nell’ente – la vicenda merita una riflessione: se è vero che spesso le questioni sindacali hanno radici nelle scelte della politica (vedi i “tagli governativi” ai bilanci comunali), utilizzare a scopi politici o addirittura partitici vicende sindacali rischia di essere molto scivoloso e di dare una falsa rappresentazione della realtà.
Sorgente cerca addirittura di far contrapporre due forze sindacali, Fp-Cgil e Uil-Fpl, che oltre a avere legami storici e politici di assoluta vicinanza, sono forze elette nella stessa rsu, entrambe rappresentative dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune.
La vicenda che Sorgente cerca di strumentalizzare riguarda la dotazione radio della polizia municipale ed è stata oggetto di una risposta chiara da parte del sindaco: la funzionalità e la sicurezza della polizia locale non sono mai state a rischio perchè sono stati adottati accorgimenti per superare le difficoltà create dal protrarsi degli atti di gara. Questo anche grazie ai sindacati che hanno sollevato le criticità e collaborato perchè questi accorgimenti venissero adottati. Rappresentare ciò che non funziona nei luoghi di lavoro e suggerire soluzioni nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici è una delle prerogative sindacali più importanti: ed è un valore aggiunto per la parte datoriale che con questa sinergia può senz’altro risolvere più velocemente e efficacemente i problemi reali della macchina amministrativa.
Relazioni sindacali basate sull’ascolto e sul rispetto dei ruoli evitano conflitti inutili e rendono più funzionali i servizi che il Comune eroga ai cittadini e alle cittadine.
Quando un’amministrazione non ascolta la voce sindacale – ossia la voce dei propri lavoratori e delle proprie lavoratrici – o peggio la guarda con sospetto attribuendole dietrologie che a nostro avviso appartengono più al mondo della politica che del sindacato, commette un errore che moltiplica i conflitti e ritarda la soluzione dei problemi. Sorgente lo sa bene perchè lo ha vissuto in modo diretto durante la sua permanenza al governo della città. L’esperienza della “sordità” della parte datoriale è un’esperienza che è stata superata e che speriamo di non ripetere.
Segreteria provinciale Fp-Cgil