Se il buongiorno si vede dal mattino alla CGIL questo nuovo giorno non piace.
La situazione del presidio ospedaliero di Livorno è al collasso. Nei servizi sono presenti a stento i minimi assistenziali e solo perchè il personale con abnegazione e senso di responsabilità salta anche i riposi per garantire il servizio sanitario ai cittadini.
I posti letto di medicina, stante anche l’inesistenza delle preposte strutture territoriali delle quali si parla da anni (ma se ne parla e basta) mancano e le persone passano ore sulle barelle al pronto soccorso con il personale che deve farsi carico anche dell’assistenza ordinaria come fosse un reparto di degenza.
Erano stati ricavati posti letto nella chirurgia week surgery per tamponare l’emergenza posti letto ma qualche giorno fa il personale preso per far fronte a questo sovraffollamento non è stato rinnovato dichiarando finita tale emergenza. I pazienti sono solo stati appoggiati altrove.
Eppure ci sono padiglioni vuoti e strutture sul territorio altrettanto inutilizzate.
Il personale cessato nel 2019 non è stato sostituito, ad oggi mancano ancora una trentina di persone, Il personale a tempo determinato assunto nel corso dello stesso anno o non è stato rinnovato o si è licenziato per andare altrove a tempo indeterminato.
Le varie riorganizzazioni fatte per tentare di risparmiare hanno portato solo un taglio del personale. Al laboratorio analisi tanto per fare un altro esempio è stata soppressa la postazione delle urgenze!
Il personale di neuroradiologia, radiologia interventistica ed altro è costretto a turni massacranti con turni di reperibilità al di fuori del contratto.
La sostituzione dell’acceleratore lineare della radioterapia sta assumendo i connotati di una tragicomica. I lavori si protraggono da oltre un anno per motivi non ben precisati ma intanto chi ci rimette è la cittadinanza.
Questo senza parlare della situazione dei medici e dei primariati ancora vacanti.
Sembra quasi un bollettino di guerra ma purtroppo è la realtà!
Ma per la Direzione va tutto bene e paventa numeri che tristemente ricordano i carri armati di qualcuno.
Forse si pensa che l’ospedale di Livorno nel panorama della USL Toscana Nordovest debba essere ridimensionato a favore di altre realtà e reso alla stregua di un distretto?
La CGIL a tutto questo non ci sta e metterà in atto tutte le forme di rivendicazione necessarie per riportare la sanità livornese ai vertici in Toscana. Confidiamo nel ruolo anche dell’amministrazione comunale per sbloccare in positivo la situazione.
p.la FP CGIL
Andrea Rizzini