Ancora una volta la direzione della Usl Toscana Nord Ovest mostra un comportamento arrogante e sprezzante nei confronti dei lavoratori, dei loro legittimi rappresentanti e dei cittadini. La mancanza di una politica sanitaria degna di questo nome e la mancanza di un piano occupazionale fanno si che ogni giorno si corra dietro all’emergenza e a cercare di tamponare le falle. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La tanto declamata assunzione di 100 lavoratori decisa unilateralmente dall’azienda non copre il turnover e l’apertura dei nuovi servizi. Mancano le assunzioni per vari profili e le graduatorie o non ci sono o sono esaurite. Diversi primari andranno presto in pensione: chiediamo che siano rimpiazzati nel più breve tempo possibile.
Tutto ciò dà luogo a sconsiderati e cervellotici tentativi di riorganizzazione del personale con tentativi di spostare i lavoratori da un servizio all’altro (un esempio il tentativo di riorganizzazione dei tecnici di radiologia della neuroradiologia/chirurgia vascolare/emodinamica) producendo soltanto un aumento dei carichi di lavoro e dei rischi per lavoratori e cittadini.
La mancanza di letti di medicina costringe ad “appoggiare” i pazienti in chirurgia. La situazione non riguarda solo il periodo del picco influenzale ma è strutturale, con aggravio dei carichi per i lavoratori e dei disagi per i pazienti. Senza contare il rischio dell’allungamento delle liste di attesa.
Il tanto annunciato potenziamento dei servizi territoriali non ha mai visto la luce. É aumentata la richiesta ma non il personale per garantire le giuste condizioni di lavoro e l’apertura dei servizi durante tutta la settimana.
Si paventano progetti di “sostituzione delle assenze improvvise” pagati con i fondi destinati ai lavoratori e non da bilancio aziendale. Oltre al danno la beffa. Si tenta di ovviare alle mancate assunzioni a danno di chi lavora. Lavoreremo di più ricevendo meno retribuzione (fasce economiche e produttività).
Per costringere la direzione aziendale a trovare una soluzione a tutto questo e per far sì che a pagare non siano sempre i soliti noti il giorno 13 Marzo la Fp-Cgil ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto e della dirigenza medica.
Simone Assirelli e Mauro Scalabrini
Segreteria generale Fp-Cgil provincia di Livorno