“Una buona sanità pubblica è possibile. Il servizio sanitario pubblico è un bene della colletività da difendere ad ogni costo. E’ necessario riprendere la concertazione con i sindaci delle provincia e con la direzione dell’Asl” Questo l’appello lanciato da Cgil, Spi Cgil e Fp Cgil. Ecco i punti nodali toccati dai tre segretari Franca Taddei, Enrico Pedini e Giovanni Golino: CASA DELLA SALUTE “Le case della salute rientravano nel progetto del nuovo ospedale. Che ne sarà adesso? La nostra proposta sarebbe quella di sfruttare le aree della ex Circoscrizione 1 per i quartieri nord e i locali della vecchia coop alla Rosa per mi quartieri sud. Aspettiamo risposte dall’amministrazione in merito a questo”. SERVIZI SOCIO SANITARI “Probabilmente la nostra società della salute non sia stato un buon esempio, ma vorremmo capire comunque quale sia il luogo di integrazione socio-sanitario pensato da comune a Asl e come si vuol disegnare questo luogo oggi indispensabile. Deve essere il luogo intermedio tra i medici di famiglia ed il pronto soccorso, un’organizzazione pensata ed incentrata su medici,infermieri, specialistica e diagnostica, dove siano previsti anche posti letto ed aperta 24 ore al giorno”. SILENZIO ASSORDANTE “Più volte abbiamo denunciato la mancanza di indirizzi programmaticidalla conferenza dei sindaci, ma le cose non sembrano cambiare. L’azienda fa scelte che mirano al risparmio o non ne fa affatto” INTENSITà DI CURE “Il modello da seguire resta questo: gli altri modelli sono ormai superati. Quello per intensità di cure è un modello che funziona se si sa governare, coinvolgendo il personale” VIA ALLE ASSUZIONI “Chiediamo l’assunzione immediata di tutto il personale sanitario e amministrativo per la copertura del 100% del turn over. In attesa dell’ospedale d comunità e delle strutture intermedie è indispensabile incrementare il personale dei quattro pronto soccorso del territorio”.
Difendiamo il Servizio sanitario pubblico: necessario riprendere la concertazione!
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