➡️ SERVIZI EDUCATIVI DEL COMUNE DI LIVORNO, LE RICHIESTE DI NIDIL-CGIL E FP-CGIL

➡️ SERVIZI EDUCATIVI DEL COMUNE DI LIVORNO, LE RICHIESTE DI NIDIL-CGIL E FP-CGIL
La pandemia ha chiuso scuole, centri infanzia, nidi, ma le educatrici e le insegnanti non si sono sottratte alla relazione di cura rispetto ai bambini, alle bambine e alla famiglie del Comune di Livorno. Con i mezzi che avevano a loro disposizione hanno dapprima improvvisato e poi messo a punto sistemi personali e condivisi di contatto e sostegno a quanti, fino ad un giorno prima, vedevano in loro un riferimento per la quotidianità. Tutte le colleghe in somministrazione e di ruolo, nel mezzo di una emergenza drammatica e in assenza di tempestive indicazioni da parte della Direzione dei servizi alla prima infanzia, hanno dimostrato la propria professionalità e il proprio spirito di servizio.
Tutto ciò è stato fatto mentre le insegnanti e le educatrici di ruolo erano “a disposizione” e le insegnanti precarie, in un limbo contrattuale ancora più fluido. Paradossalmente, proprio adesso che si configura l’installazione di una piattaforma pedagogica, da noi auspicata fin dal primo giorno di allerta sanitario, che renda a tutte le lavoratrici del settore il lavoro più semplice, le colleghe di Randstad appaiono improvvisamente inutili, mentre la forma contrattuale delle insegnanti ed educatrici di ruolo resta quella della messa a disposizione.
Una cinquantina di lavoratrici per lo più giovani e donne, non vedranno rinnovato il proprio contratto e ciò accadrà mentre il Comune mette in campo un progetto di continuità educativa che – parole del Comune – servirà “per interpretare i bisogni dei bambini e delle famiglie e favorire la costruzione di un senso di di continuità della relazione,bruscamente interrotta dall’emergenza”.
Ci domandiamo come possa il Comune parlare di continuità mentre lascia a casa decine di educatrici che hanno costruito relazione con i bambini esattamente al pari delle educatrici di ruolo.
Crediamo che ciò contrasti apertamente con quanto espresso dalla Ministra Azzolina relativamente alla continuità lavorativa dei precari della scuola ed anche con quanto più volte ribadito dallo stesso premier Conte, e cioè che nessuno dovrà perdere il lavoro a causa dell’emergenza Coronavirus.
La Cgil, interpretando la volontà e il pensiero della gran parte delle insegnanti e educatrici in carico alla gestione del Comune di Livorno, è ferma nel richiedere:
1- il reintegro delle colleghe di Randstad all’interno dei gruppi di lavoro e la proroga dei loro contratti, perché continuino a mantenere la continuità di relazione educativa quale auspicata dalla ministra Azzolina, oltre a tenere fede alla promessa della stessa Ministra e del Presidente del Consiglio che nessuno avrebbe perso il lavoro a causa dell’emergenza epidemiologica
2- il riconoscimento del lavoro agile o “smart working” per le lavoratrici di ruolo, alla stregua dei colleghi degli altri settori della pubblica amministrazione, consapevoli dell’imprescindibile importanza del servizio prestato fino ad oggi nei servizi alla prima infanzia.
FP-CGIL LIVORNO (Letizia Carmignani e Mauro Scalabrini)
NIDIL-CGIL LIVORNO (Filippo Bellandi)

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