Il fatto che da giorni sta facendo discutere e che riguarda una presunta e ancora da accertare responsabilità circa il pronunciarsi da parte di una professoressa contro gli immigrati con frasi razziste e distorte riguardo al fenomeno immigratorio, ha scatenato una serie di reazioni da parte dei cittadini e degli addetti ai lavori. Il fatto, posto in questi termini, risulterebbe estremamente grave, soprattutto perché la scuola è luogo di formazione dove l’accoglienza e l’inclusione fanno parte integrante della programmazione d’Istituto. E’ necessaria un’analisi precisa di ciò che sta accadendo lasciando che il caso della docente sia chiarito e affrontato dagli organismi preposti.
Il problema dell’immigrazione sta, nell’ultimo periodo, pervadendo i media ed è diventato l’argomento principe dei social. Il tema dell’immigrazione è un tema delicato che va affrontato in modo serio. La storia insegna che i flussi migratori, sia che si parli di extracomunitari, comunitari o connazionali, assume spesso una funzione di strumentalizzazione politica, invece di cercare le cause di tanto rancore verso chi sfugge dalla guerra o è in cerca di lavoro per migliorare le condizioni della propria famiglia.
La reazione a questo fenomeno è da ricercare nella mancanza di una vera ed efficace politica del lavoro. La politica dei partiti della destra e della lega scarica sull’immigrato la responsabilità delle difficoltà nostrane.
Stiamo assistendo a fenomeni di caporalato sia agricolo che industriale e a normative che hanno stravolto i rapporti di forza, ad un crescente lavoro povero, precario e spesso drammaticamente iniquo specialmente verso i giovani e le donne.
La Flc in quanto sindacato della scuola fa appello a tutti affinché la scuola sia luogo di crescita sociale dentro la quale i valori della Costituzione siano spiegati e raccontati ai ragazzi, dove si insegna a rispettare gli altri e a far rispettare i propri diritti.
Licia Mataresi, segretaria generale Flc-Cgil provincia di Livorno