“20 anni di autonomia scolastica: dalla legge 59/1997 alla legge 107/2015. Cosa è successo alla scuola in Italia? Riflessioni sulla democrazia a scuola”. Questo il titolo del seminario di formazione in programma venerdì 26 febbraio dalle ore 9 alle 13. L’iniziativa – organizzata dall’Associazione professionale Proteo Fare Sapere Livorno e dalla Flc-Cgil Livorno – è aperta a tutto il personale scolastico e ai delegati sindacali del mondo della scuola. Il seminario si terrà in videoconferenza sulla piattaforma GoToMeeting (https://global.gotomeeting.com/join/705535741): per partecipare basterà registrarsi al link https://forms.gle.QrB4xZfkskQQkmn26. Nel corso della mattina interverranno Franco Bertoli (presidente di Proteo Livorno), Licia Mataresi (segretaria generale Flc-Cgil Livorno), Simone Cavari e Nella De Angeli (dirigenti scolastici). Le conclusioni saranno affidate ad Armando Catalano del dipartimento nazionale contrattazione Flc-Cgil.
In tempo di pandemia da Covid-19 si rende necessaria una seria riflessione sulla trasformazione del “fare scuola” dall’autonomia scolastica ad oggi. Le scelte collegiali sono sempre più condizionate da ostacoli imposti sia all’esterno che all’interno delle istituzioni scolastiche. Una serie di interventi normativi hanno ridotto quella che è la prerogativa in primis del collegio docenti e cioè le decisioni sulla didattica.
La frammentazione e la disomogeneità delle Regioni in cui operano le scuole hanno prodotto condizioni di lavoro diseguale da territorio a territorio riducendo in parte la libertà di insegnamento, componente fondamentale per qualsiasi buon insegnante. La “Dad” ha assunto una connotazione di urgenza, dettata dall’emergenza sanitaria, alla quale non è possibile sottrarsi, ed è stata imposta da piattaforme digitali decise a monte che hanno stravolto i sistemi individuali di insegnamento. Dobbiamo ricostruire e riappropriarci di una collegialità in parte persa a causa di questa situazione emergeziale, nel rispetto di un’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Una collegialità attraverso la quale il collegio docenti, il consiglio di istituto e i dirigenti scolastici riescano a modulare gli interventi in base alla propria popolazione scolastica. Il valore dell’articolo 33 della Costituzione deve poter essere posto a garanzia dei diritti della libertà di insegnamento ma sopratutto della libertà di espressione e di pensiero che rappresentano il fondamento della dignità umana e sociale.