I lavoratori agricoli stagionali, quelli che lavorano negli agriturismi o nel settore florovivaistico, sono stati nuovamente discriminati: neanche il “Decreto sostegni” prevede infatti alcun tipo di ristoro in loro favore. Tutto ciò è inaccettabile: per questo motivo i lavoratori e le lavoratrici del settore hanno deciso di scendere in piazza per far sentire la propria voce. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno organizzato per domani sabato 10 aprile, in ciascuna regione d’Italia, diverse iniziative di protesta. In Toscana si terranno quattro presidi: a Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto.“Lavoratori agricoli. Zero sostegni, zero diritti” lo slogan scelto.
La delegazione della Flai-Cgil provincia di Livorno parteciperà al presidio in programma dalle 10 alle 12 davanti alla Prefettura di Firenze: un sit-in di protesta a sostegno dei diritti negati dei braccianti agricoli.
Nel 2020 i lavoratori del settore hanno perso milioni di giornate di lavoro: la maggior parte di essi si trova perciò adesso in una situazione di totale povertà. Ai fini della tutela assistenziale e previdenziale è quindi fondamentale che ai lavoratori sia garantito il riconoscimento per l’anno 2020 delle stesse giornate di lavoro effettuate nel 2019. Al governo chiediamo inoltre di garantire il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, oltre che l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi. Tra le richieste anche il riconoscimento di una cassa integrazione stabile in favore dei pescatori, vista la forte riduzione dell’attività di pesca.
Flai-Cgil provincia di Livorno