FLAI-CGIL, RIUNIONE “PILASTRI DEL MARE” PARTE 2

FLAI-CGIL, RIUNIONE “PILASTRI DEL MARE” PARTE 2

Lo scorso giovedi 13 giugno ad Amburgo si è tenuta la seconda parte del progetto europeo “I Pilastri del mare”, congiuntamente presentato da Etf e Europeche.

Questo progetto si divide in 4 sezioni così definite:

1) Linee guida per assunzione dei pescatori migranti

2) Linee guida per trovare un modello uniforme per gli esami medici dei pescatori

3) Progetto per sviluppo di una app che traduca le comunicazioni relative ai pescatori imbarcati in formato multilingua

4) Progetto per visitare quei Paesi che ad oggi non hanno ancora ratificato la convenzione Ilo 188

Abbiamo subito affrontato il progetto inerente le linee guida sugli esami medici dei pescatori. A tal proposito è intervenuto un dottore dell’Associazione internazionale salute marittima.

E’ emerso che dobbiamo capire i problemi dei pescatori al fine di organizzare un seminario europeo, cercando di trovare le soluzioni alle domande che ci verranno rivolte.

Il medico dichiara che a volte l’esame è contraddittorio e non veritiero, pertanto dobbiamo cercare di approntare un esame appropriato per tutti i pescatori. Siamo però consapevole che alcuni pescatori preferiscono curarsi attraverso vie autonome senza rivolgersi al medico curante, tutto ciò sebbene siano coscienti della pericolosità della loro attività lavorativa a bordo.

Come Flai-Cgil abbiamo rappresentato le nostre idee e abbiamo messo a disposizione le nostre ricerche eseguite negli anni in tutte le nostre iniziative nelle marinerie italiane, compreso il capitolo delle malattie professionali e dei questionari compilati dai pescatori.

Questo documento sarà sviluppato nelle prossime riunioni: vi terremo informati sull’andamento della discussione.

Altro progetto è quello sulle linee guida per il reclutamento dei pescatori extracomunitari. Siamo in condizione di verificare i contratti di assunzione nei Paesi membri: questi verranno resi noti nelle prossime riunioni per cercare di predisporre linee omogenee per la salvaguardia occupazionale. Anche in questo caso abbiamo messo a disposizione la nostra ricerca avente a oggetto tutta la contrattazione europea, ricerca presentata a Roma qualche anno fa.

Il progetto 3 all’ordine del giorno ha come obiettivo la creazione di una app per tradurre in tutte le lingue le comunicazioni che verranno inviate tramite smartphone ai pescatori. Questa app è molto onerosa, pertanto dobbiamo trovare una soluzione meno costosa. Dovremo altrimenti chiedere un ulteriore aumento di risorse da parte della Commissione Europea. Dobbiamo comunque capire in quante lingue vogliamo la traduzione e se c’è la possibilità di ottenerla offline, perché non tutti hanno internet e in mezzo al mare il segnale a volte non è presente.

L’ultimo progetto mira a verificare quali Paesi membri oggi abbiano ratificato la convenzione Ilo 188, quella convenzione che parla di salute, igiene e sicurezza sulle imbarcazioni da pesca. A oggi l’Italia non ha ancora ratificato la convenzione: nello scorso anno però è stato fatto un incontro con il nostro governo e pensiamo che questa firma possa avvenire in tempi brevi. L’Olanda firmerà a novembre, però ci sono Stati che a oggi sono molto in ritardo: c’è tempo fino a tutto il 2020 per far loro visita e capire come intendono andare avanti. Belgio, Danimarca, Portogallo, Malta e Irlanda sono ad esempio i primi da interpellare. Ci sarebbero poi Finlandia, Svezia, Turchia e non per ultima la Spagna. Speriamo di poter sbloccare questi Paesi – compresa l’Italia – per dare una salvaguardia in più a tutti i lavoratori imbarcati. La riunione si sarebbe dovuta concludere con l’incontro della delegazione del governo tedesco per discutere questo argomento ma i funzionari non si sono presentati, si dice

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