Esprimiamo forte preoccupazione per i contraccolpi occupazionali legati alla decisione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di aumentare per il 2021 il numero di giornate di fermo per la pesca a strascico.
Al momento sono 30 le giornate di fermo previste a garanzia del mantenimento delle risorse ittiche. Nel decreto del ministero si prevede però un ulteriore aumento tra le 15 e le 30 giornate per le barche inferiori ai 24 metri e un aumento dalle 20 alle 40 giornate per le imbarcazioni di lunghezza superiore.
Riteniamo che la decisione debba essere rivista poichè mette a rischio la sopravvivenza di un settore già duramente colpito dalla pandemia. Le imprese sono da tempo in estrema difficoltà: adesso temiamo pesanti contraccolpi occupazionali visto che con questo decreto verranno diminuite le giornate lavorative a disposizione delle unità da pesca.
L’auspicio è che alla norma si applichino dei correttivi. Il settore non può essere abbandonato a sé stesso: servono ammortizzatori sociali strutturali a sostegno dei lavoratori.
Michele Rossi,
segretario generale Flai-Cgil provincia di Livorno
Nicolò Cortorillo
segreteria Flai-Cgil provincia di Livorno