Alessandra Caroti lavoratrice metalmeccanica Dobbiamo dire basta a Cisl e Uil che si arrogano il diritto di decidere sul futuro dei lavoratori senza averne il mandato, l’autorizzazione dei lavoratori stessi a trattare per loro. Dobbiamo dire basta a chi sta distruggendo l’unità sindacale con gli accordi separati. Basta all’arroganza delle aziende come la Fiat che pretendono sacrifici e impongono di rinunciare a diritti sacrosanti come il diritto allo sciopero. Dobbiamo dire basta a chi sta distruggendo il contratto nazionale. Non accettiamo l’idea di un contratto con le deroghe o peggio ancora l’annullamento totale del contratto nazionale frutto delle lotte e dei sacrifici dei lavoratori delle generazioni precedenti. Dobbiamo dire basta al precariato che non permette a tanti giovani di farsi una famiglia di avere una vita “normale”. Basta calpestare la dignità delle persone fuori e dentro i luoghi di lavoro. Basta considerare i lavoratori migranti lavoratori di serie b sui quali scaricare i problemi e le contraddizioni del nostro paese. Un basta grosso come una casa alle morti sul lavoro.
Alessandra: “Basta distruggere l’unità sindacale”
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