Esprimiamo grande preoccupazione per lo slittamento a settembre delle gare di appalto relative alle ditte metalmeccaniche operative all’interno della raffineria Eni. Sul motivo dello slittamento delle gare di appalto e più in generale sulle prospettive dello stabilimento chiediamo chiarezza: è per questo che a Confindustria chiediamo di riattivare urgentemente il tavolo di confronto aperto la scorsa estate con Eni.
Le gare relative alle ditte metalmeccaniche si sarebbero dovute tenere a metà luglio: a quanto abbiamo appreso esse slitteranno sicuramente al 15 settembre ma a quanto si capisce non sarebbero da escludere ulteriori possibili slittamenti fino al 31 dicembre. Lo scenario è decisamente preoccupante, anche perchè se nel 2022 Eni decidesse di chiudere l’impianto dei carburanti si registrerebbero pesanti contraccolpi occupazionali in tema di lavoratori impiegati negli appalti.
Ad aspettare con ansia le nuove gare erano non solo i lavoratori delle ditte metalmeccaniche bensì anche i dipendenti della raffineria: il modo in cui vengono strutturati gli appalti può infatti rappresentare una “cartina di tornasole” importante per capire le prospettive dello stabilimento.
Resta inoltre da capire perchè siano stati rinnovati gli appalti relativi ai servizi, al comparto edile, alla manutenzione e alla costruzione dei serbatoi ma non quello relativo alle ditte metalmeccaniche.
I lavoratori delle ditte di appalto adesso perciò chiedono chiarezza: in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro e il futuro dell’intero stabilimento petrolchimico.
Coordinamento rsu Fiom ditte appaltatrici Eni