Ieri (17 aprile 2014) dalle 8 presso le portinerie della raffineria Eni e dello stabilimento Solvay si è tenuto un volantinaggio dei lavoratori delle ditte di appalto, e contemporaneamente dalle 9 alle 11 lo sciopero dei lavoratori della Sms operation con manifestazione di fronte alla raffineria e presso la sede del’ azienda a Solvay. “Il giorno 14 aprile sì è riunito il Coordinamento Unitario delle imprese di appalto della raffineria ENI di Livorno e del Parco Industriale di Rosignano. Una riunione convocata a seguito della presa di posizione di un’ impresa che, a fronte delle dichiarate difficoltà, ha compiuto un atto giudicato gravissimo dai due coordinamenti: Un atto che giunge a valle di una trattativa pesante, partita come un esubero del personale, poi un ridimensionamento dei costi della mano d’opera, ed infine entrambe le cose” spiegano i coordinatori delle imprese di appalto “La posizione delle RSU è sempre stata netta e chiara: Non ci possono essere licenziamenti in presenza di Ammortizzatori Sociali Disponibili,(specie se quelli usati fino ad oggi non hanno visto l’utilizzo che giustifichi gli esuberi dichiarati) Non è accettabile un operazione di Dumpig Sociale sulle spalle dei lavoratori. Nelle settimane scorse infatti è giunta alle RSU Aziendali e alle Segreterie una comunicazione relativa alla disdetta di tutta la contrattazione integrativa e all’ intenzione di non dare corso agli aumenti del Contratto Nazionale spettanti dal 1° gennaio riservandosi di avviare i licenziamenti se le Organizzazioni Sindacali non si rendono disponibili a sottoscrivere un accordo che legittima il loro operato. Ancora una volta dobbiamo constatare che l’unica ricetta alla sfida della competitività di certe Imprese è quella di comprimere i diritti e le condizioni dì vita faticosamente conquistate dai lavoratori; riproponendo una precaria ed effimera soluzione volta la riduzione dei salari e la rinuncia a più svariati istituti contrattuali.Come già tristemente sperimentato nelle difficoltà si tenta la scorciatoia di scaricare sull’anello più debole, i lavoratori, l’onere di mantenere in piedi l’azienda, l’onere della sopravvivenza, si fa leva sul misero scambio. Coerentemente al mandato dall’assemblee di tutti i lavoratori delle imprese di appalto del 24 marzo scorso, alla quale è seguita la diffida all’Azienda di ritirare tale comunicazione e di aprire un tavolo negoziale a partire dagli ammortizzatori possibili, i Coordinamenti, nel sostenere ogni iniziativa della Rsu e dei dipendenti SMS Operations, e al fine di arginare una deriva che coinvolgerà ogni lavoratore di ogni impresa…dichiarano lo stato di agitazione delle imprese di appalto degli insediamenti produttivi con iniziative di lotta che verranno di volta in volta comunicate”.
Raffineria Eni e Solvay: Presidio e sciopero della Sms Operation contro gli esuberi
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