Come Fim-Fiom-Uilm non siamo sorpresi nel leggere il comunicato di alcuni comitati locali riguardanti il possibile insediamento industriale oggi ampiamente battuto sulla stampa. Tuttavia riteniamo opportuno esprimere un parere compiuto quando avremo contezza dei dettagli e maggiori certezze, evitando di unire la nostra voce a chi produce disinformazione.
È per questo che abbiamo richiesto con forza ed ottenuta una convocazione per l’8 Novembre, presso il MiMit, che permetterà ai rappresentanti dei lavoratori di conoscere lo stato della trattativa in corso e di potere così esprimere un nostro parere in merito.
Purtroppo solo chi non ha sulle spalle la responsabilità di migliaia di famiglie può permettersi di esprimersi con una tale approssimazione senza nemmeno attendere le informazioni necessarie, convinti dalla propria saccenza di fare il bene della comunità. Spiace che come per la vicenda del rigassificatore, certi soggetti imparino le lezioni della vita solo quando non gli serviranno più. Proprio questa vicenda ne è un esempio emblematico.
Il rigassificatore di Piombino è un progetto di notevole importanza economica preteso dal Governo su cui si è consumato uno scontro fallimentare con un’opposizione ottusa da parte dei comitati contrari, e di pari passo una dilettante incapacità da parte della Regione Toscana nel negoziare adeguate compensazioni economiche per il nostro territorio.
Ne sono la testimonianza che la Golar Tundra è da mesi attraccata alla banchina mentre SNAM ha potuto fare fatto il bello e cattivo tempo e non 1€ dello sbandierato Memorandum dal Presidente Giani è arrivato sul territorio, con il conforto che nessuna delle piaghe profetizzate dai comitati sono ricadute sulle popolazioni.
Oggi quegli stessi tuttologi ci somministrano lezioni di topografia e tecnologia delle costruzioni Siderurgiche ! Non una parola sul bisogno vero delle persone, sul bisogno di un lavoro stabile e duraturo, non una parola sulle migliaia di famiglie che sopravvivono da anni del sussidio di cassa integrazione e chiedono di tornare al lavoro, non una parola sui giovani che cercano un’opportunità di costruire il loro futuro, non una parola sul fatto che il lavoro permette anche di diminuire i fenomeni di criminalità diffusa che la città non a caso sta vivendo in questi tempi.
Se è vero che la contrarietà, il punto di vista diverso, la critica, non sono sempre dannosi, ma importanti perché possono portare a decisioni migliori e più ponderate, è anche vero che quando questa opposizione fatta perlopiù da persone con la pancia piena, diventa automatica e non basata su argomenti validi, può rappresentare un ostacolo per la società e per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone che quella pancia ce l’hanno vuota.
Per Fim-Fiom-Uilm l’investimento di cui si parla proposto da Metinvest-Danieli, che può coesistere con l’attività dell’attuale multinazionale JSW, rappresenta una straordinaria opportunità che merita un approccio serio, laico e informato. Un dato che dovrebbe essere ben chiaro a tutti e che non è possibile ignorare è il fatto che Piombino, per decenni, è stata il cuore pulsante di una fiorente industria siderurgica che ha reso possibile il benessere del territorio e la prosperità di molte famiglie.
L’ industria che vorremmo, lontana dalla città, compatibile con la nuova sensibilità ambientale, che utilizzi le migliori e più sicure tecnologie, oltre a fornire posti di lavoro, può interpretare il ruolo sociale che gli attribuisce la Costituzione, sostenendo finanziariamente molte iniziative locali, contribuire all’edificazione di scuole, ospedali e infrastrutture pubbliche che hanno reso la vita qui un privilegio. Non siamo innamorati di nessuno, non abbiamo mai potuto sceglierci gli imprenditori, ma le oggettive difficoltà economiche e sociali che sta attraversando questo territorio meriterebbero maggiore concretezza e meno saccenza.
Segreterie provinciali Fim Fiom Uilm