“La situazione della fabbrica, nonostante la nomina del nuovo CdA, purtroppo non è migliorata,anzi sta progressivamente peggiorando”. E’ questo il grido d’allarme della Fiom all’indomani dell’incontro con la direzione. “Crediasmo che sia necessario difendere e sviluppare il ciclo integrale e l’integrità dello stabilimento, l’unica garanzia per mantenere l’occupazione e l’economia del territorio, onde evitare drammi sociali. Chiediamo al Governo di intervenire, solo così si potrà rendere appetibile la fabbrica, e far si che nuovi acquirenti mostrino un interesse per questo sito. Intanto, in fabbrica si respira un clima teso, e si parla di una riorganizzazione che rischia di mettere in discussione la sicurezza dei lavoratori.Riteniamo, che nelle corrette relazioni industriali, sia necessario un maggior confronto a tutti i livelli per evitare fratture o pericolose fughe in avanti che rischiano di scatenare una conflittualità interna, non auspicabile, per i problemi generali che dobbiamo affrontare. Apprezziamo il ruolo svolto dalle Istituzioni ma è necessario unificare ancor più le forze per far fronte alle gravi problematiche aperte riguardanti l’industria e le imprese dell’indotto”.