Arcelormittal e acquisizione dell’Ilva, i coordinatori Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento piombinese hanno incontrato i vertici aziendali

Arcelormittal e acquisizione dell’Ilva, i coordinatori Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento piombinese hanno incontrato i vertici aziendali

Il giorno 11 settembre si sono incontrati i coordinatori Fim, Fiom e Uilm Arcelormittal Piombino, la direzione dello stabilimento e il Trustee Manager. Il tema dell’incontro era comprendere e chiarire, per il sindacato di fabbrica, le prerogative e le procedure ufficiali di accompagnamento alla ormai definita vendita dei pacchetti europei, in conseguenza alla acquisizione di Ilva, tra cui appunto la vendita dello stabilimento AM Piombino. L’ufficio di consulenza che lavora a diretto contatto con la Commissione Europea (Trustee Manager) ha risposto puntualmente alle domande della RSU in base alla oggettività delle prerogative e delle procedure:

  • La commissione Europea garantisce che il nuovo acquirente abbia un piano industriale che preservi l’attuale business dell’impresa e la tutela contrattuale e di diritto della posizione salariale ed economica di ogni lavoratore.
  • Che il processo di vendita del pacchetto Galati-Skopje-Piombino sia trasparente e legittimato non soltanto dal prezzo eventuale d’acquisto. Infatti, la scelta di Mittal sul nuovo acquirente, che sarà presentata alla Commissione Europea entro la fine di settembre, sarà verificata e legittimata in base a criteri di sostenibilità e garanzia di governance, al punto che se la Commissione Europea non ritenesse valido il nominativo presentato da Mittal, la gara sarebbe nuovamente riaperta.

    La procedura nella sua completezza, a partire dalla validazione del nominativo, durerà 3/4 mesi con ipotesi di closing a gennaio/febbraio 2019. Alla fine della validazione espressa attraverso report della Commissione Europea saranno formalizzati i passaggi legittimi che hanno concorso a tale scelta. Nel periodo a ridosso della validazione ufficiale e della informativa del nominativo confermato dalla Commissione Europea, le OO.SS. richiederanno un incontro al nuovo acquirente per conoscerne il Piano Industriale, che dovrà riguardare la tutela e il rilancio dello stabilimento e del futuro dei lavoratori

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