Le segreterie provinciali di Filt-Cgil e Uiltrasporti-Uil hanno proclamato per l’intera giornata lavorativa di lunedì 22 aprile lo sciopero delle guardie ai fuochi del porto di Livorno.
Una parte dei 24 dipendenti dell’azienda Sicurmare che si occupano di presidiare le banchine in occasione dello scarico di merci pericolose e infiammabili è a rischio esubero e noi non possiamo accettarlo.
Ad avere un impatto negativo in termini di taglio di turni di lavoro è soprattutto la decisione della Capitaneria di porto di Livorno di modificare l’ordinanza che stabilisce l’assetto operativo da tenere in quelle banchine dove si scaricano merci infiammabili, modifica che impatta soprattutto sulle attività effettuate presso la banchina del Costiero Gas. Il nuovo testo – varato nei mesi scorsi – prevede infatti che in banchina debbano essere presenti 2 guardie ai fuochi e 3 vigili del fuoco: l’ordinanza originaria prevedeva invece la presenza di 3 guardie ai fuochi e 2 vigili del fuoco.
Chiediamo pertanto a gran voce che il numero di guardie ai fuochi torni ad essere quello originario.
A mettere a rischio una parte importante di turni di lavoro è anche la decisione dei vertici della raffineria Eni di Stagno di procedere alla riconversione in bioraffineria, con tutto ciò che ne consegue in termini di riduzione della frazionatura di idrocarburi e dunque di riduzione di traffico di navi con questo tipo particolare di carichi.
Le guardie ai fuochi ribadiscono infine la necessità di riorganizzare il servizio antincendio in porto al fine di incrementare il livello di sicurezza.
Il 22 aprile i dipendenti della Sicurmare sciopereranno per difendere il proprio posto di lavoro e Filt-Cgil e Uiltrasporti-Uil saranno al loro fianco. In occasione dello sciopero sarà anche effettuato un presidio davanti all’ingresso del terminal Darsena Toscana.
Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil)
Massimo Marino (Uiltrasporti-Uil)