Lavoratori del settore automotive sul piede di guerra. Livorno e i suoi paradossi.

 

Il settore auto che ha raddoppiato i volumi in transito nel porto di Livorno, non riesce a produrre buona occupazione.
Elia nel 2016 ha terziarizzato le attività di stoccaggio e movimentazione licenziando 50 dipendenti, la ferita è ancora aperta.
Dal 2016 ad oggi nell’appalto si sono succedute due Società, con risultati non all’altezza delle aspettative dei lavoratori alimentando malumori e incertezze.
Il fornitore attuale la CLM Soc. Coop. ha di fatto gettato la spugna e i lavoratori da gennaio ad oggi stanno vivendo una condizione di incertezza che non sta trovando risposte.
Nella giornata del 23 maggio i lavoratori riuniti in assemblea hanno proclamato lo stato di agitazione e programmato una giornata di sciopero il 28 maggio. “Non abbiamo più tempo” – dicono i lavoratori – “vogliamo salario e garanzie per il futuro basta gare al massimo ribasso”.
La logica dell’affidamento al massimo ribasso ha prodotto distorsioni e ingiustizie inaccettabili.
E’ il paradosso di una città che nell’unico settore trainante non riesce a dare lavoro alle giuste condizioni.

FILT/CGIL LIVORNO

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