Abbiamo appreso dai lavoratori in servizio dell’incidente avvenuto intorno alle 4,15 nel porto di Livorno a un marittimo a bordo della nave Valle di Nervion armatori Montanari e agenzia marittima in loco Vaio. Una nave di costruzione recente, 2004, adibita a trasporti petrolchimici, lunga 175 mt. quindi moderna e probabilmente attrezzata.
Il marittimo ha avuto una gravissima ferita ad una mano ed è stato trasportato d’urgenza prima presso l’ospedale di Pisa, poi trasferito a Firenze. Non abbiamo notizie certe sullo stato di salute e stiamo cercando di contattarlo per offrire il nostro sostegno. Pare che comunque l’arto sarà salvato. L’ambulanza chiamata immediatamente ha impiegato circa mezz’ora/40 minuti prima di intervenire (e certo non è una responsabilità del personale del pronto soccorso).
L’incidente è avvenuto in un orario nel quale il traffico è molto ridotto e il ponte aperto, quindi transitabile. Se fosse avvenuto di giorno e in momenti di intenso traffico si sarebbero ulteriormente dilatati i tempi con grave rischio per la salute e la sopravvivenza di questo, ma vale per tutti, lavoratore.
Nell’esprimere la nostra vicinanza al marittimo e alla famiglia, torniamo a chiedere quanto da tempo stiamo sollecitando.
Solo negli ultimi tempi
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con il documento pubblicato e inviato alle parti dal Coordinamento sindacale sicurezza porto di Livorno, nel mese di febbraio 2019. Il coordinamento incrocia le categorie che prestano la loro opera in ambito portuale, sia come dipendenti che attraverso appalti.
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il 20/06/19 nella riunione che richiedemmo con il responsabile della RT protocollo porto di Livorno, dott. Barretta, e gli attori del protocollo stesso Port Authority, Asl, Arpat, Capitaneria di Porto. In quell’occasione lamentammo tante falle nel sistema e chiedemmo interventi precisi.
Nello specifico chiedemmo ancora una volta, come ormai da tempo immemore, che venga predisposto un punto di primo soccorso h24 in porto anche in considerazione del traffico passeggeri e delle interferenze gravissime fra merci e passeggeri; un presidio antincendio h24 data la presenza di tante attività ad alto rischio. Come in ogni porto che si rispetti che voglia trasmettere sicurezza a chi ci transita.
Ogni volta pare che la richiesta venga condivisa e ogni volta resta lettera morta, pare principalmente per problemi economici. Ribadiamo invece che la vita e la sicurezza sono al primo posto nella scala dei valori, da qualunque angolatura si voglia leggere. Fra l’altro anni addietro fu presentato da parte dei lavoratori del servizio integrativo antincendio portuale un progetto che dimostrava come, con una piccolissima spesa a carico delle compagnie che effettuano qualsiasi attività nell’area portuale e dalla Port Authority stessa, si potesse sopperire a quanto richiesto.
Siamo stanchi di ripetere le stesse cose e ogni costruzione diventa inutile se resta sulla carta e non diventa fatto. Quanto ancora dovremo aspettare?
Patrizia Villa
segreteria confederale Cgil provincia di Livorno con delega alla sicurezza.
Agostino Salza
segreteria Filt-Cgil provincia di Livorno