La decina di dipendenti della Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) occupati in porto a Livorno potrebbero trovarsi presto senza lavoro. L’azienda ha comunicato infatti che a partire dal prossimo 1 dicembre interromperà un numero importante di collegamenti marittimi se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non confermerà la proroga al 28 febbraio 2021 (già prevista nel Decreto Rilancio) della convenzione sulla continuità territoriale con le isole maggiori e minori. Lo stop ai collegamenti marittimi riguarderà le rotte Termoli-Tremiti, Genova-Olbia-Arbatax, Napoli-Cagliari, Cagliari-Palermo e Civitavecchia-Arbatax-Cagliari: tutto ciò metterà a rischio non meno di 500 posti di lavoro. Livorno non sarà colpita in modo diretto da questo tsunami: è chiaro però che sul nostro scalo (e dunque sulla decina di dipendenti Cin operativi presso di esso come addetti alla biglietteria o alla compilazione delle pratiche di imbarco) potrebbero esserci contraccolpi negativi indiretti. Tra questi lavoratori sta salendo la preoccupazione. La situazione dei dipendenti Cin operativi presso il porto di Livorno – è bene sottolinearlo – è infatti critica da tempo: essi infatti si trovano in cassa integrazione Covid-19 a rotazione. Ci appelliamo dunque al Ministero – e a livello locale a Regione Toscana e al Comune di Livorno – affinchè si faccia tutto il possibile per scongiurare la perdita di altri posti di lavoro.
Giuseppe Gucciardo,
segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno