Ogni anno la busta paga di dicembre coincide con quell’operazione chiamata CONGUAGLIO FISCALE. Questa operazione potrebbe portare ad un rimborso oppure ad una trattenuta in busta paga.
A COSA SERVE? Questa operazione serve a stabilire in via definitiva l’ammontare delle imposte (Irpef) che il dipendente deve versare all’Erario (tesoro pubblico) sulla retribuzione erogata nel corso dell’anno dal datore di lavoro.
COME FUNZIONA LA TASSAZIONE IN BUSTA
PAGA? Avviene attraverso la trattenuta mensile in busta paga, però il calcolo e’ provvisorio e parziale in quanto l’azienda non sa (ad esempio a gennaio) quale sarà la retribuzione totale e definitiva dell’anno.
A gennaio vengono elaborate le paghe e l’ufficio paghe simula quale sarà la retribuzione complessiva dell’anno,prendendo come riferimento il mese di gennaio, perché unico mese noto. Il risultato della simulazione viene preso come riferimento per calcolare le tasse da trattenere dal complessivo del mese.
CREDITO O DEBITO? Se dalle operazioni di conguaglio emerge che le tasse prelevate nel corso dell’anno al dipendente sono superiori rispetto a quanto effettivamente dovuto si
parla di “conguaglio a credito”, quindi al dipendente spetta un rimborso. Invece
se emerge che l’Irpef pagata è inferiore il “conguaglio è in debito” al dipendente verrà trattenuta in busta paga la somma pari alle tasse non versate.
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