L’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale ha deciso di tagliare due dipendenti dalla “Direzione demanio, patrimonio e lavoro portuale” per spostarli in un altro dipartimento della struttura. Il provvedimento firmato dal segretario generale Massimo Provinciali è inaccettabile. La “Direzione demanio, patrimonio e lavoro portuale” rappresenta infatti uno dei dipartimenti più importanti per garantire un’attenta vigilanza sulla conformità dei regimi autorizzativi e concessori delle imprese operanti in porto: si tratta insomma di uno dei dipartimenti cardine intorno a cui ruotano le dinamiche portuali più importanti.
Il provvedimento va nel senso opposto a quanto auspicato dalla Filt-Cgil provincia di Livorno: sono infatti anni che ci battiamo affinchè si potenzino le strutture responsabili a garantire il rispetto delle regole in porto. Privare il dipartimento in questione di due dipendenti significa di fatto indebolirlo in maniera importante, con tutte le conseguenze che ne derivano in relazione alla vigilanza sulle dinamiche portuali. Il sistema di controllo sul rispetto delle regole ne esce insomma indebolito. La firma del provvedimento è l’ennesima dimostrazione che l’authority non ha affatto le idee chiare sul presente e sul futuro del nostro scalo. Serve un’inversione di rotta. La Filt-Cgil chiede pertanto a gran voce che si faccia marcia indietro. Non solo la “Direzione demanio, patrimonio e lavoro portuale” non dev’essere indebolita: essa dovrebbe al contrario essere potenziata oltre la dotazione precedente al provvedimento con l’implementazione di ispettori opportunatamente formati.
La Filt-Cgil chiede pertanto all’authority un incontro urgente per far chiarezza sulla questione.
Giuseppe Gucciardo,
segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno