“Abbiamo assistito, nelle ultime settimane, ad un continuo tentativo di strumentalizzazione dei lavoratori Atl, delle loro problematiche e delle loro giuste preoccupazioni, con dichiarazioni esclusivamente politiche, sia siglate che anonime, che non entrano nel merito dei problemi del settore del trasporto pubblico locale e della nostra azienda e che quando ci entrano, vengono espresse solo con posizioni di facciata, irrealizzabili, e spesso piene solo di vuota demagogia” questo lo sfogo delle Rsa Atl rappresentata da Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl “Riteniamo la creazione di un’azienda regionale unica il punto di arrivo dell’attuale percorso di aggregazioni che devono avere lo scopo di abbattere i costi (in primis quello della politica) e di creare economie di scala. Non possono e non saranno invece da noi accettate, aggregazioni create al fine di “raggiungere economie” colpendo i dipendenti Atl , il loro salario e i posti di lavoro. I lavoratori Atl stanno chiedendo a gran voce garanzie, sia salariali che occupazionali e non necessitano di quei soggetti che “gettano benzina sul fuoco” solo per avere un po’ di visibilità. Nel documento siglato tra Regione e Organizzazioni Sindacali il 15 giugno scorso, che consideriamo l’inizio di un percorso, sono stati resi esigibili l’applicazione della Legge 42 (clausola sociale) e un ulteriore finanziamento di 70 milioni di euro per il TPL che, se pur non esaustivi, indicano la direzione da seguire nel tentativo di uscire dalla crisi del nostro settore”.
Atl:”Basta strumentalizzazioni”
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