La sicurezza sul luogo di lavoro non è solo un obbligo giuridico ma un diritto irrinunciabile di ogni lavoratore. Per rendere più sicuro un luogo di lavoro serve uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: lavoratori, aziende, rappresentanti sindacali, RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione).
Oggi più che mai dobbiamo riconoscere che la sicurezza non può essere trattata come un tema isolato o frammentato: la problematica deve essere affrontata in modo integrato. Deve perciò entrare in gioco il concetto di coordinamento, idea importante soprattutto in un contesto industriale complesso come quello del parco industriale di Rosignano in cui operano sia aziende interne che ditte esterne in appalto.
Chiediamo pertanto – anche alla luce di quanto previsto dal CCNL dei chimici (Art. 65) – la creazione di un coordinamento strutturato tra tutti i lavoratori, i rappresentanti per la sicurezza (RLS), le aziende e i loro RSPP. Un coordinamento che includa anche i lavoratori delle ditte in appalto e in special modo i loro RLS.
Bisogna sottolineare che le stesse aziende insediate nel parco stanno iniziando a percorrere questa strada: considerare sempre di più l’indice degli infortuni in modo unificato, ossia includendo nel calcolo non solo i propri dipendenti ma anche i lavoratori delle ditte appaltatrici. La sicurezza riguarda infatti tutti i lavoratori, nessuno escluso, e quindi per garantirla serve un approccio collettivo.
Vogliamo però anche insistere sull’importanza di istituire finalmente la figura del RLS di sito, peraltro prevista dal decreto-legge 81/08 (art. 49). Questa figura rappresenterebbe un punto di riferimento unico per tutte le aziende e i lavoratori che operano all’interno del parco industriale. È bene chiarire che questa figura non si sostituisce agli rls delle specifiche aziende. Il RLS di sito avrebbe infatti il compito di monitorare le condizioni di sicurezza globali del sito, coordinando le varie esperienze e osservazioni di prevenzione tra i diversi attori e assicurando che non ci siano discrepanze o lacune tra le aziende e le ditte in appalto.
Un coordinamento che coinvolga tutti i soggetti responsabili della sicurezza e che sia guidato da un RLS di sito rappresenterebbe la chiave per prevenire gli infortuni e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
A tal proposito propongo alle aziende del parco industriale di Rosignano – INEOS, INOVYN, ENGIE, SOLVAY, OFFICINA 2000, SIAD – che hanno già dimostrato sensibilità verso questi temi, di incontrarci per concordare finalmente l’avvio di questo percorso strutturato. Questo incontro rappresenterebbe un passo decisivo per trasformare le nostre parole in azioni concrete, a beneficio di tutti i lavoratori, diretti e dell’indotto.
L’obiettivo è comune: lavorare insieme per garantire la sicurezza di ciascuno e prevenire incidenti che possono avere conseguenze gravi. Preferisco vincere insieme piuttosto che perdere da soli, perché, alla fine, nel campo delle sicurezza sui luoghi di lavoro a perdere sarebbero la vita e l’integrità fisica dei lavoratori.
Stefano Santini,
segretario generale Filctem-Cgil provincia di Livorno