Da alcuni giorni i dipendenti Enel hanno appeso uno striscione di protesta (“Enel smobilita. Il sindacato mobilita”) davanti alla sede di Livorno in via Firenze e a partire dal 24 febbraio – così come tutti i colleghi sul territorio nazionale – metteranno in atto il blocco degli straordinari.
L’esposizione dello striscione di protesta rappresenta l’inizio della mobilitazione locale (in tutta la provincia Enel conta circa 170 dipendenti) in vista dello sciopero proclamato a livello nazionale da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil per il prossimo 4 marzo.
La nuova strategia aziendale di Enel è infatti totalmente focalizzata sui profitti finanziari a discapito della tradizionale vocazione industriale di servizio: tutto ciò è inaccettabile.
Quello che ci viene proposto a livello nazionale è solo una mera razionalizzazione degli investimenti, soprattutto sull’occupazione. L’azienda vuole esternalizzare attività elettriche affidandole alle imprese appaltatrici con possibili rischi di ricadute sulla sicurezza del lavoro ed un aumento degli incidenti da elettrocuzione, vuole modificare l’orario del lavoro per le realtà operative senza un adeguato piano di assunzioni e ridurre lo smart working andando a peggiorare i tempi di vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
L’azienda non ha il coraggio di compiere le scelte necessarie per lo sviluppo del Paese.
Nessun piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna idea su come affrontare il superamento del fossile e la messa a terra delle nuove tecnologie green: solo operazioni per far quadrare bilanci e produrre utili.
Filctem-Cgil provincia di Livorno