La Laviosa Chimica Mineraria ha ritirato il contestato licenziamento della 57enne monoreddito che nei giorni scorsi aveva indotto Filctem-Cgil e Femca-Cisl a aprire lo stato d’agitazione e indire un pacchetto di 24 ore di sciopero.
I vertici aziendali ieri hanno incontrato i rappresentanti sindacali e hanno comunicato che la donna sarà ricollocata in un’altra posizione lavorativa a un livello contrattuale inferiore. “Abbiamo salvato il posto di lavoro, siamo soddisfatti. Scioperi e stato d’agitazione sono dunque ritirati” dichiarano congiuntamente le segreterie provinciali Filctem-Cgil e Femca-Cisl.
Due giorni fa i sindacati avevano proclamato lo stato d’agitazione e presentato all’azienda un pacchetto di 24 ore di sciopero (le prime 8 ore sarebbero state in programma proprio oggi): “L’azienda – spiegano invece i sindacati – ha fatto un passo indietro e ricollocato la dipendente in un’altra posizione, come avevamo noi stesso proposto”. Un risultato importante per Filctem e Femca: “Quando il sindacato è forte e i lavoratori coesi i risultati arrivano”. Il “caso” Laviosa è chiuso ma il problema “politico” a livello nazionale resta: “Con le nuove normative le aziende possono facilmente dimostrare di poter fare a meno di determinate posizioni lavorative e dunque licenziare: senza un sindacato forte i posti di lavoro saranno sempre più a rischio”.
Segreteria provinciale Filctem-Cgil
Segreteria provinciale Femca-Cisl