Da parte di Engie silenzio assordante sulla nostra richiesta di nuove assunzioni per la centrale elettrica di Rosignano: se non ci saranno risposte concrete, non escludiamo azioni di agitazione.
Ricordiamo che il sito industriale di Rosignano conta una quarantina di dipendenti ma recentemente sono state registrate cinque fuoriuscite. Grave che non ci siano state altrettante assunzioni all’interno del sito di Rosignano. Tutto ciò si traduce in maggiori carichi di lavoro per il personale rimasto e in una riduzione dei livelli di sicurezza per i lavoratori, gli impianti e l’ambiente. Nei giorni scorsi le rsu insieme a Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil hanno incontrato il sindaco Claudio Marabotti per illustrargli la problematica: ringraziamo a tal proposito il primo cittadino per la tempestiva risposta e l’attenzione posta sul tema.
Nei giorni scorsi la questione è stata anche al centro di una riunione dei rappresentanti sindacali dei siti industriali Engie presenti nel nostro Paese a cui hanno partecipato anche segretari sindacali territoriali e nazionali. Anche negli altri siti sono da tempo emerse notevoli criticità e scarsa attenzione al mantenimento di corrette relazioni sindacali.
Malgrado tutto ciò l’azienda sta chiedendo a tutti i suoi dipendenti di compilare anonimamente un questionario sul clima aziendale interno. Un’operazione di facciata mirante soltanto a nascondere le tensioni emerse da tempo, aggravata da una inaccettabile pressione nei confronti dei lavoratori affinché tale questionario venga compilato in tempi rapidi.
Riteniamo fondamentale evidenziare come questa vertenza, partita a livello locale, abbia assunto una rilevanza nazionale grazie alla determinazione dei lavoratori. “A inizio mese – spiega Luca Brogi, rsu Filctem-Cgil – abbiamo fatto circolare un volantino di protesta all’interno della centrale Engie di Rosignano in cui denunciavamo tutte le criticità: solo a seguito di ciò i vertici locali ci hanno inviato una richiesta d’incontro. Richiesta che abbiamo respinto: la questione ormai dovrà essere affrontata a livello nazionale”. Engie deve cambiare rotta e ascoltare chi garantisce il successo aziendale: la dignità dei lavoratori non può essere ignorata.
Filctem-Cgil Livorno