Il 31 ottobre 2020 è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale per i dipendenti di Unicoop Tirreno. L’azienda aveva disdettato il CIA il giorno 29 giugno 2020 con l’obiettivo di abbattere il costo del lavoro rendendo variabili tutti i costi fissi.
La determinazione e la coerenza della delegazione della Filcams CGIL, unitamente alla Fisascat CISL e alla UILTuCS, ha costretto l’impresa a rivedere radicalmente le proprie posizioni. Il testo sottoscritto, che nelle prossime settimane sarà sottoposto al referendum, prevede un’unica condizione contrattuale per tutti le lavoratrici ed i lavoratori della cooperativa, un rinnovo inclusivo per tutte le generazioni che lavorano e lavoreranno in Unicoop Tirreno.
Maggiorazioni dal 40% al 55% al 65% a seconda del numero di domeniche lavorate e straordinari festivi al 70%; ripristinato il sistema di consolidamento del premio fisso aziendale anche per i neo assunti se pur il premio non sarà riparametrato ai livelli di inquadramento; la difficile mediazione sull’orario di lavoro su una platea che aveva diversi regimi orari (37,38 e 40 ore settimanali) ha portato alla condivisione delle 38 ore settimanali per tutti, per i part time che avevano un regime orario minore è prevista la salvaguardia della retribuzione; la pausa retribuita, che era riconosciuta per qualsiasi turno a meno della metà dei dipendenti, sarà riconosciuta in tutta la cooperativa per i turni dalle 6 ore. Fortemente rafforzato il sistema di contrattazione territoriale in particolare sull’organizzazione del lavoro e introdotto il vincolo di applicare i contratti firmati da CGIL, CISL e UIL su tutti gli appalti. Da ultimo è importantissimo il verbale tra le parti che vincola l’impresa a garantire l’occupazione per tutta la durata del piano industriale, ossia fino 31 dicembre 2022
(tratto dal sito della Filcams-Cgil nazionale)
“Un risultato importante – dichiara Pieralba Fraddanni, segretaria generale Filcams-Cgil provincia di Livorno – che segna il raggiungimento di un obiettivo storico: avere un contratto integrativo unico, per tutte le generazioni e per tutti i lavoratori, anche quelli che verranno. Un contratto integrativo che parla di futuro, equità e solidarietà. Obiettivo raggiunto grazie alla nostra volontà di non lasciare mai il tavolo di contrattazione anche quando ci hanno inviato la disdetta unilaterale del Contratto integrativo vigente. La nostra caparbietà, unitamente alle organizzazioni sindacali Fisascat e Uiltucs, ha portato l’impresa a condividere un altro percorso nato inizialmente per abbattette totalmente i costi del lavoro”.